Prospettive future per il mercato italiano delle case – Rosso Mattone Case

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Prospettive future per il mercato italiano delle case

In Italia la stagnazione economica spinge al ribasso l’occupazione e il reddito e prolunga la contrazione dei prezzi delle abitazioni, che continueranno a scendere nel 2019 (-0,9%) e nel 2020 (-0,4%).

In Italia i prezzi sono scesi dello 0,8% annuo nel primo trimestre del 2019, dopo il -0,5% registrato a dicembre. Le vecchie abitazioni e quelle situate nelle regioni meridionali stanno facendo scendere i prezzi, ma ci sono alcuni aree immuni rispetto a questa contrazione generalizzata. I prezzi delle nuove abitazioni sono in aumento dalla fine del 2017 e sono cresciuti dell’1,7% anno su anno nel primo trimestre del 2011, in quanto l’offerta di nuove abitazioni rimane vicina ai minimi storici. I prezzi hanno iniziato a riprendersi anche nelle regioni più dinamiche del nord industriale, come Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, e a Milano, in luglio, sono aumentati di quasi il 4% rispetto all’anno precedente.

Le banche hanno continuato a trasferire sulla clientela i tassi di raccolta più elevati, a scapito dell’accessibilità economica. L’indagine della BCE sui prestiti bancari mostra che dal primo trimestre 2019 l’inasprimento delle condizioni di credito per le famiglie hanno portato ad un indebolimento della domanda di finanziamento. I nuovi prestiti per l’acquisto di case sono in calo da gennaio e sono diminuiti del 21,7% su base annua a giugno. Questi fattori spiegano perché l’intenzione dei consumatori di acquistare una casa è diminuita nel terzo trimestre, dopo aver raggiunto il punto più alto dal 2004 nel secondo trimestre.

Nel prossimo biennio S&P aspetta un calo seppur modesto dei prezzi delle abitazioni. Inoltre i prezzi degli immobili accessibili (non erano così convenienti dal 2012) supportano la domanda. Dopo vari anni di flessione dei valori immobiliari, i rapporti prezzo-reddito e prezzo-affitto sono inferiori di circa il 10%-15% rispetto alla media ventennale.

I tassi di interesse sono scesi al 2,17% a giugno e si prevede un’ulteriore flessione considerando le ultime misure della BCE. Questo dovrebbe rappresentare un fattore a supporto della domanda nelle aree economiche più dinamiche, con un calo dei prezzi delle abitazioni che complessivamente resterà moderato.