
Cosa cambia per chi è alle prese con la ricerca di una “nuova”casa, ora con il nuovo DPCM di Novembre, che ha diviso l’Italia in 3 zone (per ora): rossa, arancione e gialla in base alla diffusione del virus?
Nessun problema, nelle regioni gialle e arancioni. Infatti è possibile uscire per recarsi all’agenzia immobiliare, che resta aperta e operativa, così come sono concesse le visite agli immobili di interesse.
E nelle zone rosse? Se la situazione attuale la confrontiamo a quella di Maggio, il lavoro dei consulenti immobiliari e i sopralluoghi rientrerebbero nelle “comprovate esigenze lavorative”. Quindi, attivando naturalmente tutte le precauzioni obbligatorie ormai a tutti conosciute, è consentito uscire di casa compilando l’apposito modulo di autocertificazione, scaricabile qui: https://www.interno.gov.it/sites/default/files/2020-10/modello_autodichiarazione_editabile_ottobre_2020.pdf.
E’ consigliato che l’agente immobiliare giustifichi gli spostamenti dichiarando nell’autocertificazione: “Comprovate esigenze lavorative”.
Il cliente che si sposta per raggiungere l’agenzia oppure direttamente l’immobile della visita dovrebbe compilare l’autocertificazione scegliendo l’opzione “Altri motivi ammessi” specificando la visita con finalità di acquisto o locazione.
Eventualmente si possono chiedere delucidazioni alla polizia locale o alla questura per verificare che non ci siano ordinanze comunali o regionali che limitano la mobilità.
Certo è che nell’ultimo decreto non sono previsti aiuti o contributi a fondo perduto per le attività di mediazione immobiliare. E’ per questo che le associazioni di settore non hanno dubbi sulla possibilità di poter continuare a lavorare anche nelle zone rosse, invitando a rispettare con attenzione le norme di comportamento per il contenimento dei contagi.
Restiamo in attesa di aggiornamenti ministeriali.
Rosso Mattone Case
Servizi Immobiliari
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