
Succede che i clienti una volta comodi in ufficio dopo aver ricevuto informazioni sull’immobile di interesse, durante le fasi di accordo, mi chiedano: Giuseppe è possibile portare in detrazione le provvigioni che ti pagheremo? La risposta è affermativa.
Attenzione però che questa agevolazione è riconosciuta solo agli acquirenti di una “prima” casa e una detrazione Irpef del 19% sulle somme pagate.
In effetti siamo in molti a pensare che sarebbe molto meglio sia per i professionisti che per i privati, se questa agevolazione fosse migliorata alzando la percentuale detraibile considerato che negli anni lo stato ha inserito recuperi fiscali per ogni cosa legata alla casa, es mobili, frigoriferi, lavori di ristrutturazione) dimenticandosi che l’acquisto principale senza il quale non potrebbero sussistere le agevolazioni è proprio la casa.
Naturalmente condizione essenziale è che l’agente immobiliare sia riconosciuto e non abusivo – cosa che a tutt’oggi non è del tutto scontato poichè l’abusivismo in questa professione è ancora alto.
In sintesi, l’acquirente che ha acquistato un immobile da adibire ad abitazione principale, avvalendosi del servizio di un consulente immobiliare, porterà in detrazione la spesa dal Modello 730, per un massimo di spesa di 1.000 euro.
Meglio ripetere che le detrazioni fiscali previste vanno a ricadere direttamente sull’Irpef, nella misura del 19%.
Nel caso in cui, per lo stesso immobile, ci dovessero essere più acquirenti, la spesa dell’agenzia immobiliare e la relativa detrazione dovranno essere suddivise per le relative quote di proprietà.
Per poter portare in detrazione le spese relative all’agenzia immobiliare è indispensabile effettuare il pagamento attraverso dei metodi tracciabili.
E’ bene sapere che l’agevolazione fiscale può essere richiesta soltanto dai contribuenti con un reddito complessivo inferiore a 120.000 euro.
L’agevolazione può essere richiesta unicamente dal soggetto che acquista la casa e non da chi la vende.
Per poter accedere alla detrazione, i contribuenti devono essere necessariamente in possesso di questa documentazione:
- copia della fattura emessa dall’agenzia immobiliare;
- copia del rogito notarile attraverso il quale si è concluso l’acquisto dell’immobile. Al suo interno devono essere riportati l’ammontare della spesa sostenuta per l’attività di intermediazione, le modalità di pagamento, il numero di partita Iva o codice fiscale dell’agente immobiliare;
- il contratto preliminare registrato;
- autocertificazione che l’immobile è destinato ad abitazione principale.
La documentazione dovrà essere conservata dall’acquirente/proprietario fino al termine prescrizionale della dichiarazione dei redditi.


